viernes, 22 de marzo de 2013

XOOWMAGAZINE30 P99 #xoowplaces SAN GIMIGNANO






Se un viaggiatore entrando in San Gimignano si chiedesse che cosa si accinge a visitare, dovrebbe provare a capire che tipo di posto è questo paese ancora coronato dalle sue mura; caratterizzato dal suo inconfondibile profi lo turrito conosciuto in tutto il mondo; tagliato in due dalla strada che un giorno si chiamò Strata Francigena e fu tra le più importanti della Cristianità; incastonato in mezzo a una campagna fra le più belle d’Italia; quasi in bilico fra le terre del giglio fiorentino e quelle sulle quali sventolò la balzana senese, ma altrettanto saldamente impiantato al centro del territorio di storia e di cultura valdelsane, che ebbe ed ha caratteristiche sue peculiari. Il visitatore che entrasse nell’abitato e giudicasse frettolosamente dal numero dei turisti che, come lui, si trovano quotidianamente a “scalpicciare” sul vecchio tracciato della Franchigena, e deducesse che questa terra vive esclusivamente o prevalentemente di turismo commetterebbe un errore grossolano. L’economia sangimignanese è basata in primo luogo sulle industrie che affollano il fondovalle e che i visitatore ha attraversato in modo comprensibilmente distratto, magari senza degnare di uno sguardo un paesaggio che, come ogni altro del genere, non è entusiasmante e sicuramente è incomparabile con quello che si affaccia sulla cresta della collina dalla quale cominciano a spuntare presto le punte delle torri. Invece è questa la prima voce nel repertorio di strutture produttive, e il turismo non è nemmeno la seconda, perché a questo posto si insedia stabilmente l’agricoltura, soprattutto rappresentata dalla produzione specialistica di eccellenti vini: la Vernaccia – primo vino italiano ad essersi fregiato del titolo di prodotto a Denominazione d’Origine Controllata (D.O.C.) nel 1966 e assurto nel 1993 alla promozione a Denominazione d’Origine Controllata e Garantita (D.O.C.G.) – ma anche il San Gimignano rosso che, da tempo, sta conquistando il suo spazio fra i vini di pregio. Tra i prodotti dell’agricoltura, inoltre, a connotare questa terra c’è ormai da tempo una pianta resuscitata al vecchio splendore: lo zafferano, che dal 2005 gode della certifi cazione di Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.) Lo zafferano (il crocus sativus dalla tostatura dei cui stimmifi orali si ricava la spezia) sulle Colline di San Gimignano, aveva fi orito secoli fa: originario della Persia, nel territorio sangimignanese ci s’era trovato bene, tanto che nel XIII secolo i produttori locali lo vendevano su vari mercati italiani e lo esportavano fino in Egitto, in Tunisia, in Siria, in Terrasanta.